R026 - MILANO E L'ISLAM

FAX 06/ 2000

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A : Mons. Gianfranco Ravasi
DA : G. Samir Eid
OGGETTO: Milano e l’Islam

Vedo la sua presenza programmata nel convegno Milano e l’islam presso le Stelline. A questo proposito prendo la libertà per segnalarLe offro alcuni spunti sulle tematiche dell’Islam tra noi.

Fede religiosa
E’ lodevole che i centri islamici a Milano possano far crescere la fede religiosa dei fedeli, invece è criticabile quando il centro si propone di voler applicare alla società nostrana, usi, costumi e dettami di provenienza straniera in nome dell’Islam. La domanda sorge poi: di quale Islam? Quello praticato al Cairo, a Beirut, a Tunisi, oppure alla Mecca, a Karachi o nel deserto del secolo settimo?

Diritti umani
Di quali diritti si parlerà? A mio parere affrontare la verità è un valore innegabile.
Sarebbe utile per tutti quanti, cristiani e musulmani, cogliere l’occasione per chiedere di definire il contenuto del titolo, e di evidenziare quali sono le differenze sostanziali che esistono tra la legge italiana e quella dei paesi dell’islam. E’ risaputo che la sharia applicata nei rapporti interpersonali discrimina in non musulmani, e nel caso dei matrimoni misti, la donna cristiana e la sua prole.
Per prevenire simili problemi nella città di Milano, va suggerito la stipulazione di convenzioni bi-laterali che riconosca esclusivamente come foro competente, la Legge dello Stato dove è celebrato il matrimonio.

Rimango a Sua disposizione per qualsiasi chiarimento e Le porgo i migliori saluti.

Samir Eid Raccolte

Intendono fornire gli strumenti per una inclusione sociale del flusso migratorio, gettare una luce sui diritti umani e la condizione di vita dei cristiani nel mondo islamico da cui proviene l’autore.La conoscenza dell’altro, delle diversità culturali e religiose sono ingredienti primari per creare la pace nei cuori degli uomini ovunque, premessa per una serena convivenza e convinta cittadinanza sul territorio.

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