059 - VALORI UNIVERSALI

MILANO 2 Notizie – pag. 6 – 1/05 – 2015

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Grazie alla libertà di pensiero e alla nostra democrazia, i nostri figli sono cresciuti aperti a conoscere il significato degli usi e costumi, tramandati nei secoli, dai più anziani; hanno acquisito un’identità ricca che deriva dalla conoscenza della loro storia senza rimanerne ingabbiati. I nostri media Occidentali fanno spesso riferimento ai valori universali che traggono la loro fonte da La Dichiarazione universale dei diritti umani del 10 dicembre 1948 pubblicati dall’ONU; una Dichiarazione non riconosciuta purtroppo da 57 paesi che fanno part dell’OCI Organizzazione della Cooperazione Islamica degli stati islamici che applicano invece la sharia legge che trae la sua fonte dal Corano e applica i suoi principi.

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064 - AIUTIAMOLI A CASA LORO

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Accogliamo con responsabilità e prospettive di futuro, strappando le persone dalle mani dei trafficanti di esseri umani. Ma non facciamone un comodo alibi per nascondere il mondo dietro il nostro dito.
L’accoglienza presuppone essere in grado di accogliere integrare e far crescere nella nostra società persone disparate che arrivano per mille ragioni: siamo in grado di farlo con responsabilità? S’intende educare, con serie prospettive di futuro lavorativo, inclusione nel tessuto della società, rispetto delle usanze costumi e moralità locali, possibilità di crearsi una famiglia nel paese di accoglienza, del ricongiungimento famigliare per tener unita la famiglia del migrante.?? Chi l’ha detto e dimostrato che la società italiana sia in grado di farlo con responsabilità? Molti esempi nella storia hanno dimostrato una accoglienza senza discernimento corre il rischio che la comunità che accoglie sia costretta lei stessa a cercare rifugio. Le grande manifestazioni popolari organizzate da certe organizzazioni che si dichiarano di ispirazione cristiana non sono altro che un abbaglio verso i paesi di emigrazione incoraggiando i loro giovani a tentare una avventura senza ritorno sono iniziative popolare controproducenti.

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067 - IL GATTO CHE SI MORDE LA CODA

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COMBOINSIEME

14-7-2019 XV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO C

ritengo utile risvegliare la coscienza pubblica su un argomento passato nel dimenticatoio, le conseguenze delle sanzioni alla Siria. grazie e buona domenica.

Le migrazioni stanno creando scompiglio a popolazioni non preparate ad accoglierli, e sono sfruttati a scopo politico. A prescindere dalle risorse disponibili di un paese o di un continente, accettare i migranti in modo indiscriminato potrebbe disgregare la pace sociale. Infatti, è indispensabile predisporre, ed essere in grado di farlo, un percorso di integrazione e di controllo del cammino di accoglienza.
I giovani che vogliono allontanarsi dalle loro famiglie in generale non lo fanno di buon grado se non spinti dalle guerre, l’instabilità dell’ordine costituito, mancanza di opportunità di crescita, di lavoro, la possibilità di nutrirsi adeguatamente, e non ultimo lusingati dal modo di vita dell’Occidente presentato dai media che rimane la meta preferita e non verso i ricchi paesi islamici che pure loro hanno bisogno di mano d’opera.
Le guerre sono una delle cause principali della fuga delle popolazioni verso cieli più pacifici. Il Medio Oriente da quarant’anni è dilaniato da guerre fratricide, Iran e Iraq negli anni ottanta, seguite da invasione dell’Iraq e poi della rivoluzione sanguinosa in Siria. Questi eventi sono impregnati di odio religioso che continua tra l’altro a decimare la presenza cristiana parte integrale della popolazione. I principali paesi Occidentali, ma non solo, non sono estranei a questi scombussolamenti che provocano la fuga disperata delle popolazioni verso i paesi confinanti e l’Occidente. La continua imposizione delle sanzioni da parte dell’Unione Europea del divieto di rifornire medicine e altri approvvigionamenti indispensabili alla sopravvivenza, crea una ulteriore inutile violenza sulle frange più povere dei paesi martoriati ed è un ulteriore causa per fuggire verso un Occidente impreparato ad accoglierli. Apparentemente una situazione in cui il gatto si morde la coda.

Giuseppe Samir Eid

Samir Eid Raccolte

Intendono fornire gli strumenti per una inclusione sociale del flusso migratorio, gettare una luce sui diritti umani e la condizione di vita dei cristiani nel mondo islamico da cui proviene l’autore.La conoscenza dell’altro, delle diversità culturali e religiose sono ingredienti primari per creare la pace nei cuori degli uomini ovunque, premessa per una serena convivenza e convinta cittadinanza sul territorio.

R010 - COPTI D'EGITTO: MARTIRI CRISTIANI DEL XXI SECOLO

Corriere della Sera – Anno 2013

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NATALE / 1 – In Egitto la ricorrenza della natività è celebrata il 6 gennaio. In vicinanza delle feste cristiane le violenze si ripetono nel Paese contro i fedeli copti. L’11 dicembre 2016, un attentato ha straziato una cinqinatina di fedeli nella cattedrale copta del Cairo: nel febbraio 2015, 20 lavoratori copti in Libia sono stati trucidati per rifiutarsi di convertirsi alla fede islamica. Nell’agosto 2013 sono state saccheggiate oltre 50 chiese e istituzioni cristiane la maggior parte dedicate a servizio della popolazione, senza distinzione religiosa; alcuni assalti sono falliti per l’intervento dei vicini musulmani. Nel gennaio del 2011 una bomba contro la chiesa ad Alessandria d’Egitto. I copti in Egitto sono la più numerosa cittadinanza autoctona cristiana nel mondo arabo spesso considerati e percepiti come un’etnia straniera. Causa discriminazioni e motivi pratici, negli ultimi decenni, le conversioni di cristiani all’islam sono state di circa 10.000 all’anno. Il contrario è proibito per

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