036 - DIASPORA DEI CRISTIANI ORIENTALI

Incontro di civiltà Bari – 1/05-2006

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La prima diaspora si estende dai primi secoli del cristianesimo fino al secolo VIII, non presentando però le caratteristiche di fuga che ha ai giorni nostri, ma con lo scopo di propagare la fede cristiana. L’evangelizzazione si spinse dalla Siria sino alle rive occidentali del Mediterraneo e addirittura verso l’estremo Oriente.
Punto di riferimento di queste imprese missionarie era la Chiesa di Antiochia, città nella quale l’apostolo Paolo sostò e che divenne punto di riferimento per la preparazione dell’evangelizzazione.
Sotto il dominio arabo le comunicazioni tra il mondo orientale e quello occidentale furono pressoché nulle; fu solo al tempo dell’impero ottomano che si verificarono migrazioni locali per sfuggire a un governatore che esagerava nel suo zelo persecutorio, pur se l’emigrazione era comunque minima.

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037 - MEDIO ORIENTE IN FERMENTO: UNA PROSPETTIVA

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Note che accompagnano la conferenza in Interclub del R.C Milano Sud-Est e R.C. Milano Cà Granda del Distretto 2040.
Informazioni tratte dal libro dello stesso autore, Cristiani e musulmani verso il 2000 una convivenza possibile, Figlie di San Paolo, Milano, 1995 recensito da Monsignore Gianfranco Ravasi.

Introduzione:
L’instabilità del Medio Oriente accompagnata dall’odio diffuso contro l’Occidente sono risultati i principali alimenti del terrorismo islamico, fonte di pericolo non soltanto per gli USA ma per tutto l’Occidente e per gli stessi governi dell’area mediterranea. Una popolazione araba frustrata nelle sue aspirazioni in termini di educazione, assistenza sociale, sanitaria, prosperità, sarebbe facile preda del disordine politico, continuando a rappresentare una minaccia per la stabilità della regione e del mondo. Inoltre, la presenza maggioritaria di terroristi di nazionalità saudita ha scosso la fiducia degli USA verso l’alleato di ferro, principale fornitore di greggio ma pur sempre finanziatore dei movimenti islamici avversi al modo di vivere occidentale.

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038 - CRISTIANI NEL MONDO ISLAMICO

1/08 -2008

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Caro Dott. Romano:
Ci sono delle difficoltà invisibili agli occidentali che spingono i cristiani ad emigrare verso l’occidente. Dieci milioni nel ultimo secolo! Un dato persino pubblicato da Magdi Cristiano Allam. Seguo attentamente la sua rubrica e mi rattrista il fatto che con il suo linguaggio diplomatico evita il nocciolo del problema e gli esempi da lei citati non rispecchiano la realtà. Capisco che i suoi contatti rimangono ad un certo livello che non rispecchia la sostanza che verrebbe a galla se le fosse consentito un contatto con le persone interessate. La presenza di chiese costruite per la maggior parte in periodi ante guerra nasconde l’oppressione sociale e le leggi discriminatorie vigenti. Una per tutto:
Esiste in Egitto il divieto di edificazione di templi e chiese, se non dopo aver adempito a 10 condizioni di difficile attuabilità . Un editto del califfo Omar 639 d.c. regola tutt’ora le relazioni tra musulmani e cristiani e il permesso per costruire luoghi di culto cristiano. Confermato da un decreto del Ministero degli interni in Egitto nel febraio 1934 che cita le 10 adempimenti per poter emettere una licenza di edificazione. Riparare il muro di cinta di una chiesa richiede l’autorizzazione del Presidente della Repubblica; però nella maggior parte dei casi i divieti sono sviati dalla buona volontà dei preposti locali ma sempre però suscettibili di ricatti. Il culto religioso deve comunque rimanere discreto.

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039 - VALORI DEL NOSTRO MONDO

Valori Rotariani – 8/11 – 2008

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Negli ultimi decadi i valori intesi come dignità dell’essere umano hanno subito una netta evoluzione da una situazione di rigida imposizione verso una situazione più libera di scelta attraverso un opera di inculturazione della società.
Infatti, nella società patriarcale dalla quale provengo, i valori erano prescritti senza possibilità di obiezione. Dopo la guerra mondiale, con la Dichiarazione dei Diritti Umani nel 1948 da parte dell’ONU enunciando l’evoluzione dei valori del nostro mondo, l’attenzione si è spostata verso il rispetto dei diritti dell’essere umano in quanto tale. L’enorme progresso della scienza anch’essa ha avuto l’effetto di farci interrogare sulla posizione dell’essere umano al quale andava data la precedenza nelle scelte della società in quanto ci si è accorti che la tecnica in mani sbagliate potrebbe portare ad una minaccia per l’uomo.

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