DIALOGO ISLAMO CRISTIANO

83 Egitto nel 1928, attualmente molto rami- ficato anche nel mondo oc cidentale, è un esempio della trasformazione di tale ri sve- glio coltivando la mentalità anti-occidentale e colpevolizzando gli Stati Uniti (l’Occiden- te, assimilato in generale al mondo cristia- no) per la propria arretratezza economica e tecnologica e per l’appoggio dato alla co- stitu zione dello Stato d’Israele. La delusio- ne delle classi medie e dei lavoratori per la mancata realizzazione delle promesse fatte e per le sconfitte subite ad opera dello Stato di Israele che vedono rafforzarsi continua- mente, offre negli anni ‘80 un terreno fertile per il diffondersi del l’integralismo islamico, con le sue frange terroristiche, fi nanziato dai petrodollari. Petrodollari: elemento dl destabilizzazione Considerando che la regione del Golfo è di importanza strategica in quanto accumula le più grandi riserve energetiche vitali per la continuité dell’espansione economica dell’Occidente, è opinione corrente che gli Stati Uniti abbiano considerato le monar- chie islamiche un baluardo degli interessi dell’Occidente ed abbiano visto di buon oc- chio la diffusione dei movimenti religiosi fi- nalizzati a contrarre l’espansione dell’influs- so dell’URSS e del socialismo, movimento politico collegato a Nasser che diffondeva velocemente nelle masse arabe l’idea di unione panaraba all’insegna del socialismo non allineato ed equidistante tra USA e URSS, dunque non filoccidentale. La mo- narchia saudita era ostile al diffondersi del nazionalismo laico moderno svincolato dal- le leggi religiose e lo considerava un reale pericolo per tutte le monarchie délia peni- sola (Arabia Saudita, Kuwait ed Emirati). In- sieme con il Pakistan questi Stati fondarono nel 1969 la Conferenza degli Stati islamici. È noto che l’Arabia Saudita, il Paese più ricco. ha finanziato in tutto il mondo le con- fraternité ed i movimenti islamici per pro- muovere l’integralismo religioso in nome dell’islam spargendo quotidianamente odio verso l’Occidente corrotto e corruttore. Nella maggior parte dei Paesi musulmani l’islamizzazione è portata avanti attraverso una propaganda a tappeto che non trala- scia l’uso di tutti i moderni mezzi di comuni- cazione di massa. Risentimento contro l’occidente L’ostilità ribadita dal mondo arabo e mu- sulmano può essere ricondotta ai seguenti fattori: • promesse non mantenute dagli Alleati per la creazione di un regno hashimita qua- le contropartita dell’appoggio ricevuto dagli arabi nella prima guerra mondiale contro l’occupazione ottomana. Il regno avrebbe dovuto comprendere: Siria, Libano, Palesti- na, Mesopotamia (Iraq e Giordania) ed Ara- bia, tutti ex territori dell’impero ottomano. • Cessione alla Turchia della regione di Antiochia, zona a maggioranza araba con una forte comunità cristiana ceduta nel 1939 dalla Francia come contropartita della neutralità turca durante la seconda guerra mondiale • Creazione, favorita dall’olocausto ebrai- co, nel 19.... dello Stato confessionale di Israele a connotazione occidentale sul ter- ritorio della Palestina, abitata in prevalenza da arabi. a scapito della precedente intesa creazione di un semplice focolare nazionale ebraico • Distruzione del carattere arabo, cristiano e musulma in Palestina e sfollamento forza- to di centinaia di migliaia di abitanti, cristiani e musulmani. • Rivalità delle potenze per il controllo delle fonti di energia del Medio Oriente. • Diffusione dell’estremismo islamico, pro- mosso da Conferenza degli Stati islamici guidata da Arabia Saudita e Pakistan e non ostacolato dagli Stati Uniti, e propensi a contenere i movimenti laici di unione ara- ba appoggiati dall’ex URSS sotto la guida di Nasser. • Guerra Iran-Irak negli anni ‘80 con un mi-

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