DIALOGO ISLAMO CRISTIANO

71 ILMONDOARABO, L’ISLAMEL’OCCIDENTE L’OASI - pag. 40-41 - 12-2001 Occidente e Islam Sarebbe errato contrapporre l’occidente che è un’entità geografica-politica con l’i- slam che è una religione, poi non si tratta di superiorità, termine soggettivo. E più op- portuno parlare delle differenze tra le leggi (tralasciando gli usi e costumi) dell’Occi- dente e quelle degli stati islamici. Sarebbe utile per tutti quanti illustrare le differenze sostanziali che esistono tra la legge italiana e quella dei paesi dell’islam. E risaputo che la sharia applicata nei rapporti interperso- nali discrimina i non musulmani. Gli amba- sciatori dei paesi della lega araba rappre- sentano paesi, ad eccezione del Libano, che hanno tutti come fonte della loro costituzio- ne, la legge religiosa islamica, sharia. La legge islamica Oggi nel 2002, tutti gli stati arabi, ad ec- cezione del Libano, hanno la sharia come unica fonte del loro ordinamento giuridico. Questa LEGGE RELIGIOSA ISLAMICA con- diziona la vita del paese, delle famiglie, del- le persone, e dunque permea i paesi islami- ci, l’immigrato arabo musulmano e i centri islamici in Italia dove i aggregano. Va fatto sapere che, secondo il corano i gli uomini si dividono in tre categorie: i musulmani, la gente del libro, ossia gli ebrei e i cristiani, e nel terzo gruppo ci sono gli altri . Per alcuni aspetti, la situazione giu- ridica dei non musulmani non è uguale ai loro concittadini musulmani. Infatti, le leggi che riguardano lo statuto personale nei paesi arabi, leggi che rego- lano la vita sociale tra gli individui, sono di- versi rispetto alle norme vigenti in Europa e in Italia. Citerò alcuni nodi critici di queste differenze, in quanto potrebbero farci capire le diversi- tà di reazione e di atteggiamento del immi- grato arabo musulmano, nuovo arrivato: i punti di contrasto più eclatanti con la cultura occidentale, riguardano: la fonte divina del- la legge coranica, la libertà di sceltà religio- sa, l’uguaglianza tra i cittadini, e i diritti della donna. Della sharia, i paesi arabi applicano soltanto la parte riguardante la famiglia, la donna e le successioni. Arabia saudita e Su- dan fanno eccezione in quanto la applicano integralmente in tutti i campi. Afghanistan e Iran sono paesi musulmani ma non sono considerati paesi arabi. Moschee Detto questo, le Madrassa o mada’ress, luoghi di insegnamento coranico annesse alle moschee, spesso continuano a inse- gnare un islam tradizionalista che conce- pisce il modo di vivere occidentale (alias cristiano) come contrario all’islam e dunque ripropone un occidente da islamizzare. Le conseguenze sul com- portamento di milioni di persone, sono in- tuibili. I Fratelli musulmani, molto ramificati nelle mada’ress, puntano all’instaurazione di uno stato fondato sul corano e la svaria, men- tre in Europa, cercano di ottenere il ricono- scimento di uno statuto giuridico su base confessionale da applicare alla comunità islamica e che sia il più vicino possibile alla sharia. La mentalità anti-occidentale è molto dif- fusa tra i musulmani e continua ad essere coltivata incolpando gli stati unti (occiden- te, mondo cristiano) della loro arretratezza economica e tecnologica e dell’appoggio dato alla costituzione dello stato d’Israele.

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