DIALOGO ISLAMO CRISTIANO

70 NOI EL’ISLAM: «RICONOSCERE LEDIFFERENZEPERDIALOGARE» Il Rotary Club ha consegnato l’altra sera 100 milioni a monsignor Cesare Mazzolari, per il centro sanitario di Mapuordit, destina- to ad accogliere 2200 ragazzi, 157 lebbrosi e a servire un’utenza estesa in un raggio di 150 chilometri. E’ la prima metà della som- ma promessa. Ai rotariani del Club Brescia Centro e alle socie dell’Innerwill, riuniti per affrontare il tema «La donna nell’Islam», monsignor Mazzolari ha proposto un ulte- riore obiettivo: «Dobbiamo portare la donna ad essere rispettata: sarà un cammino lun- go, lo dobbiamo fare insieme e per questo dobbiamo appropriarci più a fondo della no- stra cultura». “La cultura «è qualcosa di dinamico, è un’i- dentità che dobbiamo reinterpretare” ha detto nel corso dell’incontro la professores- sa Milena Santerini dell’Università Cattolica di Milano -. Il problema della donna ci divi- de dai musulmani, ma certe pratiche sono più legate alla cultura che alla religione. La subordinazione della donna esiste, ma è un po’ tipica dell’area mediterranea. I mu- sulmani in Italia sono 700mila, le donne si trovano tra due culture. Arrivano per ricon- giungimento familiare, vivono nell’ombra. Ci propongono la sfida dell’accoglienza, dell’istruzione e della comprensione». La legge islamica, osserva Giuseppe Eid Samir, è la «fonte dell’ordinamento giuri- dico, in una società blindata, in cui si può entrare ma dalla quale non si può uscire. La donna non può giudicare un uomo, eredita la metà rispetto a un fratello e la donna cri- stiana non eredita dal marito musulmano». Tutto questo fa parte di un retaggio cultura- le. Il nostro primo compito è riconoscere le differenze, indispensabile per dialogare. Le migrazioni ci danno un’opportunità: quella di imprimere una maggiore spiritualizza- zione alla nostra vita. Da parte nostra, pos- siamo far conoscere il valore della libertà religiosa. Sul terreno della promozione dei valori umani potremo stabilire un incontro, ma dobbiamo impegnarci ad essere «agenti di cambiamento». Il fanatismo può derivare «da ignoranza, indottrinamento e frustrazio- ne». Il partecipatissimo incontro dell’altra sera è stato introdotto dal presidente del Brescia Centro, Luigi Magnani e dalla presidente dell’Innerwhill, Luciana Bertoli, dal gover- natore Angelo Borgese e dal presidente della Provincia Alberto Cavalli. Il professor Gianfranco Callegari ha proposto il bilancio del service per la missione di monsignor Mazzolari in Sud Sudan, un service che ha coinvolto numerosi club e che ha già con- sentito di raccogliere 130 milioni. L’impe- gno dei Padri Comboniani è «Salvare l’Afri- ca con l’Africa», motto del loro fondatore. «E’ un cammino lungo, bisogna formare le persone: ce la faremo», dice il vescovo di Rumbek, oggi più fiducioso, dopo la riso- luzione europea per il Sudan: «Incomincio a vedere più luce, la nostra voce roca sta raggiungendo più cuori, più menti». e.n.

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