022 - COME MODERNIZZARE IL MONDO ARABO UNIVERSITÁ BOCCONI

Bocconi – 12-20

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In nome di Dio: guerra o pace?
La risposta alla domanda che mi era stata formulata:
come possiamo modernizzare il mondo arabo? una risposta che richiederebbe una apposita conversazione. Cerco di sintetizzare L’azione potrebbe essere indirizzata verso diverse piste:

In Europa:

– verso i predicatori musulmani
– verso i musulmani stessi immigrati in Italia
– verso gli europei:
– verso le istituzioni

Nei paesi arabi:

– La donna e lo sviluppo umano
– a livello politico
– a livello delle organizzazioni internazionali
– arabi cristiani: usufruire della loro esperienza millenaria

In Europa:

1. verso i predicatori musulmani

Per avere una risposta è necessario chiedere agli Imam (coloro che guidano la preghiera nelle moschee), specialmente quelli non nati in Italia, di manifestare con chiarezza la disponibilità all’integrazione e la lealtà alla società in cui si vive, altrimenti si permane in una pericolosa ambiguità. Su questo punto è auspicabile un dialogo serio e costruttivo per prendere coscienza dei problemi che l’immigrazione musulmana pone. Il dialogo dovrà riguardare l’integrazione degli islamici nel tessuto delle società europee, cosi radicalmente diverse dall’islam per mentalità, per costumi e per valori, e la possibilità di una convivenza civile e serena tra italiani e musulmani.

Tanto più che dietro l’immigrazione islamica ci sono spesso Stati Islamici che intendono servirsene per interessi politico-religiosi.

2. verso i musulmani stessi immigrati in italia

“Dobbiamo adoperarci affinché i musulmani riescano a chiarire e a cogliere il significato e il valore della distinzione tra religione e società, fede e civiltà, islam politico e fede musulmana, mostrando che si possano vivere le esigenze di una religiosità personale e comunitaria in una società democratica e laica dove il pluralismo religioso viene rispettato e dove si stabilisce un clima di mutuo rispetto, di accoglienza e di dialogo”. (Card. Martini- Noi e l’Islam”)

3. verso gli europei:

“Il rapporto fra islam e cristianesimo nel Medio Oriente, indica alcuni nodi critici relativi alla questione delle minoranze culturali e religiose, nodi di grande importanza anche per comprendere e gestire la presenza dei musulmani nei paesi europei”. (Fondazione Agnelli)

4. verso le istituzioni:

Portare la nostra attenzione alla convivenza all’interno delle nostre città, mirata a prevenire che le differenze possano trasformarsi in violenza da parte delle fasce più povere ed emarginate. Una volta accertata la volontà di realizzare questo sogno occorrerà creare un task force per sviluppare le strategie da adottare e studiare e le azioni da intraprendere.

Verso i paesi arabi:
1. La donna e lo sviluppo umano
si deve partire dall’azione sociale e dalla testimonianza , la promozione dei valori umani è la sola base per creare una società multietnica e plureligiosa. Irradiare l’amore di Cristo attraverso la testimonianza della vita, della solidarietà e dell’accoglienza. In questo itinerario, “la donna assume un ruolo di primo piano insieme alla formazione umana per riflettere insieme, musulmani e cristiani, su una carta etica comune per cambiare i pregiudizi reciproci” . La sfida del futuro per la chiesa e l’islam sarà soprattutto culturale.

2. a livello politico:
Obbiettivo: sviluppo economico e diritti umani:
Cosa possono fare gli stati per instaurare la convivenza tra le due rive del mediterraneo finora separati culturalmente:
2-1 il rilancio economico, culturale e sociale di paesi estremamente bisognosi di interscambi e tecnologie occidentali.; pretendere a livello governativo l’applicazione nel mondo arabo di un processo di liberalizzazione verso il riconoscimento dei diritti umani
2-2 Sostenere concretamente coloro che lottano contro l’integralismo, contro ogni forma di violenza e per l’uguaglianza fra i cittadini;
• sostegno ad applicare i diritti umani, cittadini diversi ma uguali di fronte alla legge.
• la libertà di culto e di coscienza,
2-3 distinzione fra un ordine socio-economico moderno ed una prospettiva religiosa, ponendo cosi fine all’equivoco che porta ad identificare l’Occidente col Cristianesimo.

3. a livello delle organizzazioni internazionali
L’attenzione delle organizzazioni internazionali è portata principalmente allo sviluppo economico di paesi lontani, e poco interesse è stato dato finora alla convivenza tra i popoli, alla reciproca conoscenza e riscoperta dei valori di ciascuna etnia all’interno delle nostre città.
Portare la nostra attenzione alla convivenza all’interno delle nostre città, mirata a prevenire che le differenze possano trasformarsi in violenza da parte delle fasce più povere ed emarginate. Una volta accertata la volontà di realizzare questo sogno occorrerà creare un task force per sviluppare le strategie da adottare e studiare e le azioni da intraprendere.

4. arabi cristiani: usufruire della loro esperienza millenaria esperienza (Fondazione Agnelli)
Il rapporto fra islam e cristianesimo nel Medio Oriente, indica alcuni nodi critici relativi alla questione delle minoranze culturali e religiose, nodi di grande importanza anche per comprendere e gestire la presenza dei musulmani nei paesi europei.

Samir Eid Raccolte

Intendono fornire gli strumenti per una inclusione sociale del flusso migratorio, gettare una luce sui diritti umani e la condizione di vita dei cristiani nel mondo islamico da cui proviene l’autore.La conoscenza dell’altro, delle diversità culturali e religiose sono ingredienti primari per creare la pace nei cuori degli uomini ovunque, premessa per una serena convivenza e convinta cittadinanza sul territorio.

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