DIALOGO ISLAMO CRISTIANO

67 riscontriamo le stesse anomalie e disugua- glianze esistenti a livello del globo. Negli ultimi cinquant’anni la popolazione della parte sud del Mediterraneo, l’Africa del Nord, è più che raddoppiata con un’al- ta percentuale di giovani sotto i vent’anni mentre quella dell’Europa del sud è rimasta stabile ed invecchiata. Le seguenti statisti- che rispecchiano il divario economico esi- stente tra le due rive del Mediterraneo: Il volume degli scambi commerciali di Fran- cia, Italia e Nord del Mediterraneo è il 15% rispetto al totale degli scambi mondiali, contro appena il 3% dei 15 paesi del Sud. Il 70% circa degli scambi dell’Unione del Maghreb avviene con la Unione Europea, costituendo però soltanto il 4% del volume commerciale della CEE. Il prodotto interno lordo per abitante (Pil) è di 600 dollari in Egitto, 20.000 dollari in Francia. Turismo: Il Mediterraneo ha accolto nel 1990 un terzo del turismo mondiale con 147 milioni di turisti, ma l’80% del flusso si è concentrato in Italia, Francia, Spagna e Grecia. Cultura: il divario economico si ripercuote sul campo culturale: gli stati del bacino del Mediterraneo pubblicano un quarto dei li- bri del mondo (125.000 titoli ogni anno), ma l’85% delle novità editoriali sono concentra- te nei quattro paesi del Nord. Tecnologia: fuga dei cervelli verso l’Oc- cidente. In assenza di una seria ricerca scientifica, il Sud dipende tecnologicamen- te in gran parte dall’Occidente; la fuga dei cervelli dalla sola Unione del Maghreb am- monta a 10.000 unità ogni anno. Un destino comune ricco di contrasti Prendiamo atto che l’andamento dell’immi- grazione sarà in costante aumento fintanto che non ci sarà uno sviluppo culturale ed economico nei paesi più poveri e che i go- verni dei paesi più ricchi non avranno attua- to una politica di programmazione a lungo termine di aiuto economico mirato alle ri- sorse umane. Il Divario economico accompagnato in sen- so inverso da quello demografico, continua ad aumentare tra il Nord del Mediterra- neo e il Sud e può suscitare il sentimento di frustrazione dei popoli; una frustrazione strumentalizzata a scopo politico e anche sul piano religioso quando la maggioranza è di religione diversa. La globalizzazione dei mezzi di comunicazione (TV, internet, ) e la velocità di quelle del trasporto hanno ravvicinato fisicamente i popoli rendendo ancora più evidente le disuguaglianze e di conseguenza la loro frustrazione; questa degenera in senso di revanscismo contro l’Occidente ricco, prima colonialista e poi definito come sfruttatore delle ricchezze dei più poveri sotto la copertura dell’imperiali- smo economico. L’evoluzione demografica abbinata alla rapidità delle comunicazioni consente ai popoli anche i più distanti tra di loro d’in- trecciare relazioni a tutti i livelli dell’agire umano. Conseguentemente crescono le opportunità di un profondo arricchimento di valore umano non più privilegio di pochi fortunati, ma reso disponibile a tutti nel- la massima rapidità. Per contro, singoli e collettività organizzate, si trovano sovente in grave difficoltà nel metabolizzare, per cosi dire, i rapidi cambiamenti ai quali sono esposti. Lo spirito rotariano s’integra bene in questo quadro per dare organizzazione ed efficien- za al processo d’integrazione tra popoli di- versi per un mondo di pace. Un confronto tra culture: IL VALORE DELLA SINERGIA FRA I POPOLI Abbiamo visto che I mezzi di comunicazio- ne hanno abbassato le barriere fisiche fra le nazioni, incrementando i movimenti dei popoli. I Rotariani possono usare i mezzi di comunicazione disponibili per abbassare le barriere culturali e consentire ai popoli di

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