DIALOGO ISLAMO CRISTIANO

32 andrebbe accompagnata da un compor- tamento idoneo con gli usi e costumi del luogo, che spesso si scontrano con i nostri. L’organizzazione occidentale consentireb- be invece di attuare un turismo “di massa” che, dietro un debito acculturamento, po- trebbe diventare un elemento chiave per colmare il fossato che divide i popoli del Mediterraneo, culla delle più antiche civiltà dell’umanità. Per finire, ricordo una inizia- tiva di pace, “Pacis Velum”, che coinvolge il Medio Oriente e che è stata presentata a Bergamo pochi giorni fa. Si tratta di alle- stire una imbarcazione a vela che porterà in dono delle sculture simboliche a popo- lazioni direttamente impegnate in conflitti o in negoziati di pace. Alla volta del Me- dio Oriente, la prima missione destinerà una scultura della pace al popolo di Israele (monte Scopus) e una al popolo di Giorda- nia (monte Nebo). Il comitato promotore, inizialmente di Bergamo, si è esteso a livel- lo nazionale. Colgo anche l’occasione per segnalare due centri italiani che sono attivi nella promozione del dialogo ecumenico e la convivenza inter-religiosa: il Centro Am- brosiano di Documentazione per le Reli- gioni, che offre informazione e formazione a coloro che desiderano avviare una più profonda comunicazione fra persone di reli- gioni diverse e favorisce la reciproca cono- scenza e lo scambio fra le diverse esperien- ze religiose. E l’Europe-Near East Centre, che ha fra i suoi scopi quello di promuovere la consapevolezza dell’intimo legame della civiltà cristiana europea e di quella italiana in particolare, con il Vicino Oriente (Israe- le, Palestina, Giordania, Egitto, Siria, Iraq, Libano, Turchia, Armenia, Grecia, Cipro). Vorremmo che le nostre riflessioni possano raggiungere non soltanto gli addetti ai la- vori o gli appassionati di turismo: riteniamo che talune indicazioni e taluni stimoli deb- bano raggiungere il più possibile coloro che svolgono nella società un ruolo di respon- sabilità e chi, nell’ ambito delle tre religioni monoteiste, assolve compiti educativi e di guida. Ma si rende necessario far giungere messaggi rispettosi di verità e di chiarezza, anche al grande pubblico, alla gente troppo spesso assediata da informazioni approssi- mative e fuorvianti. Un obiettivo forse trop- po pretenzioso, che necessita di passione ed entusiasmo. Con questo augurio saluto tutti i presenti, le autorità e specialmente i rappresentanti della stampa, fiducioso che saranno un buon veicolo verso i destinatari di questo messaggio. Grazie.

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