DIALOGO ISLAMO CRISTIANO

287 1. La gestione dello spazio verrebbe data agli esponenti di viale Jenner, dunque all'U- COI proprio quelli che non hanno aderito ai valori della nostra costituzione. 2. l'UCOI verrebbe favorito a rappresentan- te dei musulmani, a diventare il porta pa- rola di richieste per favorire politicamente l'introduzione di "eccezioni" alle leggi dello stato; definire alcune eccezioni proposte dall’UCOI per i musulmani aprirebbe la strada a privilegi e discriminazioni a disca- pito degli altri cittadini non musulmani e da- rebbe ufficialità a solo una parte della rap- presentanza musulmana in Italia. l'esempio del UK dovrebbe insegnarcelo. 3. Non è detto che i musulmani “non del- le moschee” siano contenti delle eccezioni o privilegi che verrebbero concordati con un interlocutore ufficiale. Si escludono cosi altri elementi che non aderiscono alla linea dell'UCOI e che sono i più numerosi ma non organizzati; questi elementi non politicizzati diventerebbe quasi obbligati ad essere ca- nalizzati attraverso coloro che si sono eretti a rappresentanza dei musulmani. Un altro elemento da considerare sono i molti mu- sulmani , specialmente le donne, che pre- feriscono non avere regimi discriminatorie, anzi sono fuggito dai loro paesi proprio per questa ragione. 4. Rappresentare i musulmani o l’islam? ri- mango perplesso sulla la ricerca frenetica di un interlocutore per i musulmani. Dico bene musulmani e non islam. Già il vaticano, la Cei i vescovi locali hanno i loro canali con le autorità religiose islamiche, ma lo Stato e le autorità civiche si rapportono con i cittadini, residenti, clandestini e cos’altro, tramite le proprie istituzioni e l ‘applicazione puntuale delle leggi. Ma ci sono interlocutori per cia- scuna altra categoria di cittadini?atei, buddisti, ecc.? Si scivola cosi ad identificare i cittadini per la loro religione, pericolo di cadere nel razzi- smo. 5. l'UCOI viene favorito a diventare un par- tito politico per le elezioni amministrative sul'esempio dei fratelli musulmani in Egitto o Hamas in Palestina. 6. I gestori dello spazio diventerebbero fa- cilmente una leva politica in mano ad uno stato estero finanziatore; un pericolo che presto o tardi si averrà. Come Lei saprà, i musulmani fanno sempre riferimento alla Mecca come autorità morale, teologica o altro.(lo stesso per l’Azhar). 7. la provvisorietà in Italia è il primo passo per una sede definitiva 8. facile prevedere la richiesta di una mo- schea per far pendant alla cattedrale con tutti gli inconvenienti sopracitati 9. L'ubicazione dello spazio unico non favo- risce la religiosità delle famiglie: in una città grande come Milano lo spostamento dal luogo di abitazione richiede un tempo che non facilita la libera frequenza alla preghie- ra, cosa che sarebbe possibile se il quartie- re avesse un luogo di aggregazione. 10. per mancanza di predicatori e di imam qualificati disponibili molto spesso la predi- ca viene trasmessa da un paese straniero attraverso la TV con le conseguenze che conosciamo. 11. favorire i raduni religiosi nei giorni festi- vi non proprio di venerdi giorno lavorativo normale con i soliti intralci alla circolazione: nei paesi arabi i cristiani si sono adeguati e si radunano per le messe di venerdi invece che di domenica. 12. poi, capire che la moschea non è sol- tanto un luogo di preghiera o di culto, ma un centro di aggregazione islamica con va- lenze culturali, sociali e politiche. (Tutte le sommosse sono partite dal venerdi dopo la predica). Ma poi di quale islam prendere come riferimento: le leggi sono applicate in modo diverse a secondo dei paesi e del go- verno del momento, non sono ne costanti ne uguali in tutti i paesi. Mi sono dilungato e dovrà scusarmene ma l’argomento ha un impatto di lungo termine sulla nostra so- cietà. Lo stesso impatto che ha avuto l’im- mobilismo decisionale per quanto riguarda l’invasione dei marciapiedi di viale Jenner.

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