DIALOGO ISLAMO CRISTIANO

246 espanso, divorando e consumando molto più del necessario e senza alcun riguardo per gli altri popoli, ed ora che la globaliz- zazione ha sviluppato una maggior con- sapevolezza anche nei "piccoli", dovremo pagare il fio dal maltolto. Essi assoceranno ancora il male alla cristianità che ha pre- dicato bene e sostanzialmente razzolato male.. Qualche giovane ragazzo che incon- tro mi dice : .. sai, quando penso che il Papa dice che bisogna combattere la povertà e la fame del mondo, e gli basterebbe vende- re metà delle opere d'arte del Vaticano per farlo, mi sento profondamente preso in giro ::" Non posso dargli torto e quindi anche noi, insieme ai fratelli musulmani ,siamo i primi a dover dare un esempio migliore. Solo l'esempio vale più di cento parole e mille encicliche ! E poi, il linguaggio dell'a- more è universale! La saluto con cordialità ! Elisabetta MUSULMANI EUROPEI RAI UNO 14/9 - 2011 Musulmani Europei-Rai UNO tarda serata! Curato da Luca de Mata l’ultima puntata di questo mercoledì 14 set- tembre 2011. L’argomento riguarda il confronto delle cul- ture nel nostro paese e le decisioni politiche che incombono su tematiche come mo- schee o centri culturali, vestiario, alimen- tazione, interruzione degli orari di lavoro, inviti alla preghiera, ecc. l’elenco divente- rebbe lungo. Ci sono vari punti delle trasmissioni che toc- cano quanto i giornali sovente evidenziano; approfitto per aggiungere alcuni commenti su i punti toccati dalle trasmissioni: 1. Hanno richiamato l’attenzione degli ita- liani e non solo, sulle caratteristiche atipi- che di alcune immigrazioni provenienti da ambienti monoculturali, blindati dalla co- pertura religiosa, messi a confronto in Italia con ambienti cosi diversi e lontani cultural- mente della loro. Quelli non integrati sono frustrati e rifuggono nei centri culturali e di preghiere o nelle moschee la maggior parte gestiti da chi sappiamo. Il grosso dell’immi- grazione proviene da ambienti rurali, intel- lettualmente poveri dove fa presa la predica del Venerdi. 2. Hanno messo l’accento sulla necessità di un acculturamento sia dell’immigrato sia del paese d' accoglienza; un esempio del- la ricchezza che può essere generata dalla globalizzazione. Una ricchezza che può re- alizzarsi offrendo alla persona immigrata di- gnità e l’opportunità di uno sviluppo umano per un’integrazione propositiva, in contra- sto con l’esclusione. La maggior parte degli universitari che ho interpellato in Egitto mi hanno confessato di voler emigrare in oc- cidente! 3. Far prendere loro, specialmente la don- na, coscienza dell‘identità fonda-mentale e dei valori sui quali la nostra civiltà si è svi- luppata, a loro completamente ignoti, che gli hanno attirati verso di noi. Lo sviluppo verrà tramite le donne: far conoscere loro, direttamente a loro senza intermediari e falsi pudori, i loro diritti e doveri attraverso i passaggi indispensabili ad esempio: scuole, uffici anagrafici e pubblici, sanità, ecc. 4. Oltre all’accoglienza, ci aspetta il compito primordiale di predisporre una politica della

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