DIALOGO ISLAMO CRISTIANO

231 SCUOLA ARABA A MILANO. PERCHÈ? Lettere al Corriere del 3/09/2005 e 23/10/2005 Ma torniamo in Europa: mi domando, 20 o 30 anni fa il cittadino europeo non sapeva dell'esistenza dell'islam se non vagamente. Negli ultimi trent'anni l'islam si è impiantato in Europa con le buone o le cattive maniere aiutato in questo da certe nostre forze poli- tiche per ragioni che non conosco e che mi farebbe piacere conoscere e poter capire le loro motivazioni. Alcune voci nostrane hanno messo in guar- dia dal contrasto di culture che potrebbero scaturire dall'arrivo di milioni di persone con usi e costumi chiaramente in contra- sto con le legislazioni europei, non ultimo il Cardinale Martini nel 1990, Noi e l'islam. Abbiamo addirittura protetto personaggi ricercati nei loro paesi per aver insidiati la stabilità dei loro Stati. caro Direttore, Lei è certamente al corrente che la maggioranza dei musulmani in Italia sono di provenienza Medio Orientale, cioè di cultura araba, e ha trovato nella nostra democrazia, un garantismo e una libertà che non ha avuto nei paesi di provenienza. Ci si domanda: vogliono vivere in Occidente importando usi, costumi e culto come prati- cato nei paesi arabi? Evidentemente occor- re fare una distinzione tra l’Islam ufficiale, i musulmani e l’integralismo. Ma quale messaggio propongono i Centri in Italia? di fronte a problemi che ci sepa- rano, quali: Libertà religiosa, il matrimonio misto, la disponibilità ad osservare le leggi dell’Italia, e la volontà di convivenza? Mo- schee e Centri continuano ad insegnare un islam tradizionalista che concepisce il modo di vivere occidentale (alias cristiano) come contrario all’islam e dunque ripropone un occidente da islamizzare. Le conseguenze sul comportamento di milioni di persone, sono intuibili. Il richiamo all’identità islamica, non è tut- tavia sempre compatibile con l’assetto giuridico e socioculturale dei paesi euro- pei. Da ciò nascono potenziali situazioni di conflittualità che esigono di essere affron- tate con la necessaria consapevolezza per mantenere un ordine istituzionale e sociale che sia, certo, aperto al pluralismo cultura- le, ma nel quadro di un sistema di valori, condiviso e giuridicamente definito, cui tutti le componenti sociali, anche gli immigrati, è auspicabile aderiscano. Ecco quanto mi sarebbe piaciuto trovare e non riscontro, nella maggior parte dei me- dia. Complimenti per l'articolo di oggi: • non riesco a capire come mai alcune frange politiche (e lei aggiunge cattoliche) si ostinano su una strada suicida? spero che me lo potrà spiegare un giorno. Giuseppe Samir Eid • I miei amici musulmani "moderati" termi- ne che non mi piace, sperano che l'occiden- te possa influire sul fanatismo nel mondo arabo, ma rimangono stupefatti. • arabi, e io sono uno di loro, emigrati in Europa per allontanarsi dal fanatismo che impera dagli anni cinquanta, se lo ritrovano qua! incoraggiato da....non ho capito da chi e perchè! sono a digiuno di politica. Spero tanto che lei continua e che non sia lasciato solo. Giuseppe Samir Eid Commento all’Appello dell’Onorevole Vittorio Agnolotto corriere di Milano 23 ottobre 2005

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