DIALOGO ISLAMO CRISTIANO

207 Invasione pacifica dei più poveri Lo sviluppo demografico dei paesi più po- veri non è accompagnato da una crescita economica similare ed espone la popola- zione occidentale cristiana, più ricca e più' anziana, ad un invasione "pacifica" da parte di popoli molto lontani culturalmente con usi, costumi e tradizioni diversi. Cresciuti in paesi che non separano la religione dall'or- dinamento dello stato, non è consentito che la libertà di scelta religiosa rimanga un fatto personale. Solo per citare alcune estreme divaricazioni tra ricchi e poveri per spiegare lo sposta- mento delle popolazioni: . 80 % delle riserve di energia si trovano nei paesi islamici ,arabi e non arabi) .Il Pil o ricchezza prodotta dai paesi ara- bi tot. 200milioni abitanti, equivale a1/4 di quella dell’Italia. 15 milioni di italiani produ- cono quanto 200milioni di arabi! World dev. Report 99/2000. Nel Sudan un milione di morti. In Algeria non se ne contano. Prendiamo atto che l’andamento dell’immi- grazione sarà in costante aumento fintanto che non ci sarà uno sviluppo culturale ed economico nei paesi con popolazioni più po- veri, e che i governi dei paesi più ricchi non avranno attuato una politica di programma- zione a lungo termine di aiuto economico e culturale mirato alle risorse umane. I Nodi critici per comprendere i mu- sulmani in Europa “Il rapporto fra islam e cristianesimo nel Medio Oriente, indica alcuni nodi critici re- lativi alla questione delle minoranze cultu- rali e religiose, nodi di grande importanza anche per comprendere e gestire la pre- senza dei musulmani nei paesi europei”. (Fondazione Agnelli) Il concetto di tolleranza nell'islam delle origini era molto simile a quello cristiano dello stesso periodo. Non avendo subito il diritto islamico nessun tipo di evoluzione, anche il concetto di tolleranza religiosa all'interno dell'ordinamen- to musulmano è fermo a secoli fa. Per comprendere la diversa reazione e l'at- teggiamento dei migranti in Europa, è suffi- ciente citare i punti di contrasto più eclatanti in relazione alla cultura occidentale, ovvero: libera scelta di appartenenza religiosa, l'u- guaglianza tra i cittadini davanti alla legge, i diritti delle donne. Libertà: Restrizioni alla Libertà religiosa Citerò alcuni nodi critici di queste differen- ze, (caso tipico dell’Egitto dove i cristiani rappresentano 10-12% della popolazione), poiché potrebbero farci capire le diversità di reazione e d’atteggiamento del nuovo immigrato; solo alcuni esempi di discrimi- nazione verso i cristiani persistenti nel 2002 in base alla sharia e all’ordinamento giuridi- co relativo alla Statuto Personale • Scelta religiosa: se un musulmano sce- glie di cambiare religione, perde tutti i suoi diritti; l’apostata e il blasfemo sono punibili con la morte civile e persino fisica. • Luoghi di culto: divieto di edificazione di templi e chiese e delle loro riparazioni, se non dopo aver adempito a 10 condizio- ni di difficile attuabilità. Un permesso del Presidente della Repubblica è necessario. (Sino al 2014) • Il culto religioso deve rimanere discreto: diritti e doveri dei cittadini non musulma- ni, sono codificati dalla legge sullo statuto personale. • Annunciare il vangelo, fare pubblicità per una religione oltre a quella musulmana, è considerato un crimine contro la sicurez- za della stato. • Matrimonio: proibizione a donna musul- mana di sposare un non musulmano. • Famiglia : i figli nati da un matrimonio tra un musulmano e una cristiana, sono au- tomaticamente musulmani; proibito edu- carli nella religione della madre. • Eredità: Un cristiano non può ereditare da

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