DIALOGO ISLAMO CRISTIANO

173 la luce del Rotary verso la Pace. Ogni rota- riano conscio dei benefici tangibili attesi da un service specifico fa da propulsore a ulteriori iniziative da parte dei club locali con conse- guente promozione dell’immagine del no- stro Rotary. Ad esempio: è risaputo che la sottomissione delle donne e l’analfabetismo intralciano lo sviluppo armonioso di un nu- cleo sociale; attuando il progetto rotariano di alfabetizzazione in un territorio specifico favorisce la promozione della donna dandole lo strumento per l’accesso al mondo del la- voro, un’indipendenza economica e cultura- le, le fa prendere coscienza della sua dignità primo passo per pretendere parità di diritti. In questo itinerario la donna assume un ruolo di primo piano per cambiare i pregiudizi in atto e ottenere una carta etica comune con- tro le ingiustizie dovute a discriminazioni e fanatismo religioso, facendo da apripista per lo sviluppo economico della società in que- stione e la pace sociale. Il progetto rotariano di alfabetizzazione è uno strumento per in- segnare i mestieri principali in undici lingue compreso arabo e cinese. In Lombardia è stato adottato in scuole professionali per av- viare i giovani di varie nazionalità al mondo del lavoro. Il progetto è stato predisposto per raggiungere anche classe di studenti lonta- ni da centri abitati con l’utilizzo di internet o più semplicemente dei dvd. Un altro esem- pio dell’azione rotariana è il rafforzamento dell’amicizia internazionale tramite l’Azione di Servizio tra due Rotary club che consta- tando di avere lo stesso ideale, hanno deciso di organizzare un campo estivo al mare per bambini sfavoriti vicino ad Alessandria d’E- gitto; molti di loro non hanno mai conosciuto il mare e vivono in ambienti rurali privi di ac- qua potabile. Il soggiornare in un ambiente sano insegnando modalità igienico sanitarie per prevenire le malattie ha suscitato il desi- derio delle famiglie ad aver accesso all’ac- qua potabile e strutture igienico-sanitarie ba- silari, la prevenzione delle infezioni e malattie tramite controllo medico ha reso più salutare l’ambiente familiare, oltretutto la convivialità della vacanza ha ridotto la disparità tra i ses- si e i malintesi dovuti alle diversità di credo, primo passo verso una migliore convivialità sociale; ha reso più felici i bambini meno ab- bienti. Comunicazione e Dialogo interreligioso Verso un dialogo spirituale tra due grandi religioni del mondo arabo, il parlamento li- banese ha stabilito il 25 marzo festività na- zionale, giorno in cui i cristiani commemora- no l’annuncio dell’angelo Gabriele a Maria. Infatti, la devozione verso la vergine Maria è diffusa tra i musulmani sunniti e sciiti. A dif- ferenza di coloro che vogliono ridurre l’Islam ad un sistema politico, invece di considerare la religione relazione della persona con Dio, sono convinto come lo era Louis Massignon al Cairo, che l’Islam, inteso secondo la sua tradizione spirituale, può offrire preziose ri- sorse da spendere e condividere per costru- ire, insieme a Cristianesimo ed Ebraismo, la cultura globale della Pace e della Fraternità. Bisogna adoperarci affinché i musulmani riescano a cogliere la distinzione tra religio- ne e società, fede e civiltà, islam politico e fede musulmana. È stato proprio il Cardinale Martini a favorire il “dialogo” tra le diverse culture e religioni, favorire cioè un dialogo tra due persone che hanno qualcosa da dirsi. Mi auguro che ogni comunicatore, religioso e non, musulmano o altro, si diventi infati- cabile operatore di pace e strenuo difensore della dignità della persona umana e dei suoi inalienabili diritti. Per evitare che il dialogo interreligioso rimanga tuttora un impegno ri- servato alle élite bisognerebbe invece trova- re il modo di fare passare questo ideale nella formulazione delle leggi. Un ultimo augurio, non meno importante, è che i responsabi- li della comunicazione di questo convegno provvedano a far pubblicare e circolare su i media islamici e non, televisioni radio carta stampata social network, i buoni propositi scambiati a livello alto, pena l’inutilità che questi rimangano solo in alto senza raggiun- gere il popolo.

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