DIALOGO ISLAMO CRISTIANO

118 tutto l’Oriente, di Gerusalemme e di Ales- sandria. Liturgia: rito bizantino in arabo. Fedeli: circa 1.200.000 sparsi per tutto il medio oriente con forte concentrazione in Siria e Libano, piccole ma influente mino- ranze nel resto del mondo arabo e una dia- spora per il 50%in Europa, nelle Americhe e in Australia. Esiste un’organizzazione eccle- siastica melkita nella diaspora con diocesi e parrocchie. La Chiesa melkita si è sempre fatta paladino per creare un ponte tra oriente e occidente prima passo verso l’unione tra i fedeli arabi, ortodossi e cattolici, ciascuno mantenendo la sua autonomia. http://www.melkite.org/Melkite.htm http://www.mliles.com/melkite/history.sht- mlater History http://www.opuslibani.org.lb/eglise/0 Chiesa Maronita: Origine: nel IV secolo si raccolse intorno a San Marone un gruppo di discepoli, i quali successivamente fondarono un monastero tra Antiochia e Aleppo; il monastero, pur essendo all’interno del patriarcato di An- tiochia sviluppo tradizioni proprie, e nel V secolo fu strenuo assertore della cristologia calcedonese come lo furono i melkiti. Per sottrarsi alle persecuzioni delle chiese con- trarie alla dottrina calcedonese, due nature in Cristo, e successivamente agli invasori musulmani, si ritirarono nel VII secolo sul- le montagne del Libano. I suoi monti, noti già nell’antichità per le pregiate foreste, si rivelarono un sicuro rifugio per le minoran- ze etniche e religiose fin dagli anni imme- diatamente successivi alla conquista araba della Siria. A partire da questo periodo di isolamento si configurarono come chiesa autonoma:iniziarono a eleggere il proprio vescovo. Nel 1182, in occasione di rinno- vati contatti con i cattolici latini nel periodo crociato, i maroniti confermarono la loro unione con la chiesa di Roma, affermando di non aver mai receduto dalla comunione con essa. E una chiesa cattolica orientale che non nasce dal distacco da una chiesa ortodossa. Sede del patriarcato:Bkérké (libano). Titolo patriarcale: Patriarca di Antiochia e di tutto l’Oriente dei Maroniti. Liturgia: rito antiocheno in siriano e in ara- bo. Presenza in Medio Oriente: circa 800.000 concentrati nel Libano. L’ordinamento co- stituzionale del la repubblica libanese pre- vede che la carica del presidente sia riser- vata ad un cristiano-maronita. Diaspora: circa 3 milioni nelle Americhe, Australia e Europa. Esiste un’organizzazio- ne ecclesiastica nella diaspora con diocesi e parrocchie. LA CHIESA SIRIACA (giacobita) DI ANTIOCHIA Chiesa siro-ortodossa: La Siria fu il campo di battaglia delle contro- versie cristologiche, origine della divisione religiosa in Oriente. Infatti nel 451 il concilio ecumenico di Calcedonia condannò il mo- nofisismo (il Cristo avrebbe una sola natura) e proclamò la dottrina ufficiale e l’umana, in una sola persona. La maggior parte della popolazione siriana non accettò le decisio- ni conciliari, preferendo una formulazione cristologia di tradizione alessandrina che affermava, con Cirillo di Alessandria, la na- tura unica incarnata del verbo di Dio, più per fraintendimento di parole che per diver- genze teologiche, e si separò dalla Chiesa di Costantinopoli. Essi furono così considerati monofisiti dalle chiese calcedone-Ortodos- sa e furono denominati chiesa giacobita. La Chiesa giacobita ha conosciuto una straor- dinaria fioritura monastica nei primi secoli. Dopo una discreta espansione in Oriente, la chiesa gíacobita fu colpita duramente dall'invasione mongola di Tamerlano nel secolo XIV, e la sua maggìore presenza si è concentrata nell'area di Origine medio- rientale.

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