R005 - BIBLIOTECA ALEXANDRINA REFUSES BOOK

2009

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Dear dr.Serageldin:
During your speech at the university of Geneva you encouraged native Egyptians to contribute with their works to the Bibliotheca Alexandrina. The mission of the Bibliotheca, you stated, is dedicated to recapture the spirit of openness and scholarship bringing the Mediterranean Together for a free circulation of ideas and enrichment of the culture. Your impressive international professional history gave me the final impulse to do so.

Offer of books
From that perspective, as a contribution to create a cultural bridge over the two sides of the Mediterranean, I offered two of my books; Offer accepted on April 23, 2009, with many thanks.
Only one book however has been acknowledged “L’Islam: Storia, Fede, Cultura. Editrice la Scuola di Brescia,1996” a leading publishing house in Italy for scholars, I received a nice thank letter.

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R006 - CONDANNA LA STRAGE DEI CRISTIANI IN EGITTO

01 – 2011

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Commento su Ali
Condanna la strage dei cristiani in Egitto
Avrei alcune considerazioni da fare sulle modalità della “difesa dei cristiani” da parte dell’Occidente; è un tema fuorviante e controproducente che fa sembrare che i cristiani indigeni siano accomunati a cittadini stranieri nel proprio paese; questo NO. Per quanto riguarda i Cristiani sotto attacco nel mondo islamico:Il problema è politico e va affrontato come tale.
Ho letto di varie proposte riguardo ai cospicui finanziamenti della UE, e propongo ai nostri governanti di avere il coraggio di subordinarli all’attuazione di maggiore libertà civile, religiosa e sicurezza nel paese beneficiario; promuovere una società che abbia un profondo senso di fiducia nei valori religiosi e umani, sia caratterizzata da un reciproco rispetto di tutti i suoi componenti con uguali diritti e doveri, che l’appartenenza religiosa non sia una discriminante tra i suoi cittadini.
Condivido l’idea che l’Occidente inizi a concedere crediti a certe condizioni che possono spaziare dallo scambio tecnologico alla cultura, ma anche di subordinare finanziamenti e protocolli internazionali in corso di stipula a certi criteri culturali e di reciprocità.

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R007 - ESODO DEI COPTI

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From: Giuseppe Eid
Sent: Saturday, October 13, 2012 5:22 PM
Subject: Fw: Exode des Coptes-ESODO dei copti

E’ completamente vero e anche inferiore alla cruda realtà di chi conosce l’Egitto e i suoi villaggi . Mi dispiace sentire parlare di Islam moderato che è un “non sense” , i nostri sacerdoti arabi chiamano il dialogo finora svolto in Egitto sin da i tempi degli anni quaranta un “caffé concert”. Le premesse per un vero dialogo in Italia inizia dalla convivialità quotidiana, invece in Egitto è necessario riformare tutto il materiale scolastico e le prediche e chi le finanzia.
• esiste un fronte comune di 56 stati islamici OSI dove non esiste la libertà di coscienza e predomina il diritto della comunità sopra la dignità della persona. L’Occidente dovrebbe prenderne atto attivamente. Alle belle dichiarazioni debbono far seguito azioni incisive nel campo dell’educazione sia in Occidente ma soprattutto nel mondo arabo: invitare i politici europei a pretendere il monitoraggio del materiale educativo nei paesi arabi affinché l’incitazione alla violenza facesse posto al rispetto reciproco.

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R008 - IL PAPA E I NOSTRI FRATELLI MUSULMANI

Il Papa e i nostri fratelli musulmani

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A seguito del clamore suscitato in certi ambienti dall’augurio del Papa in occasione del termine del digiuno prescritto dal corano credo che la globalizzazione e l’immigrazione dei musulmani hanno creando un contatto ravvicinato con altre civiltà ci ha fatto prendere coscienza del‘identità di fondo e dei valori sui quali la nostra di civiltà si è sviluppata ma ai quali molti di noi si sono assuefatti; lo considero invece un esempio della ricchezza che può essere generata dalla globalizzazione. Una ricchezza che può realizzarsi offrendo alla persona immigrata dignità e l’opportunità di uno sviluppo umano per una integrazione propositiva, in contrasto con l’esclusione. Inclusione invece non può voler dire spostarsi un po’ per far posto anche all’altro, a qualsiasi altro. Vuol dire costruire con la ragione un quadro di valori umani, una cornice del bene comune e dentro questa cornice far posto a chi la condivide, pur se di religione o di cultura diversa. Senza di ciò non si dà vera inclusione. Questo compito è eminentemente politico e la politica che se ne volesse esimere, limitandosi ad accogliere senza includere, non svolgerebbe il proprio ruolo. Mi auguro che ogni Comunicatore religioso e non, musulmano o altro si senta impegnato ad essere infaticabile operatore di pace e strenuo difensore della dignità della persona umana e dei suoi inalienabili diritti. Un ultimo augurio non meno importante anzi è che i responsabili della comunicazione della Santa Sede provvedano a far pubblicare e circolare su i media islamici, televisioni radio e carta stampata, i buoni propositi scambiati a livello alto pena che rimangono veramente in alto senza raggiungere il popolo.”

Giuseppe Samir Eid

Samir Eid Raccolte

Intendono fornire gli strumenti per una inclusione sociale del flusso migratorio, gettare una luce sui diritti umani e la condizione di vita dei cristiani nel mondo islamico da cui proviene l’autore.La conoscenza dell’altro, delle diversità culturali e religiose sono ingredienti primari per creare la pace nei cuori degli uomini ovunque, premessa per una serena convivenza e convinta cittadinanza sul territorio.