R032 - A PROPOSITIO DELLE VIGNETTE

FAX – 17/9/2006

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A proposito delle “vignette”
La chiarezza di Magdi Allam va incoraggiata in tutti modi:esprime quello che molti pensano ma pochi dicono ad alta voce; ragione per la quale è sotto tiro proprio da parte di quelli che si sentono in colpa: sono i musulmani che negano il dato di fatto storico e che ignorano il contenuto spirituale del corano. La storia continua a ripetersi. A mio parere soltanto un ferma presa di posizione del proprio convincimento culturale e dell’identità propria ci faranno rispettare da i nostri “avversari”. Senza tentennamenti e senza scuse. Anzi, sono convinto che molti intellettuali dei paesi arabi avrebbero sottoscritto le verità storiche dichiarate dal papa Ratzinger, ma non possono farlo apertamente: non tutti hanno la voglia di vivere sotto scorta.
In conclusione: da ricordare che il papa è a capo di uno stato con relazioni diplomatiche con quasi tutti gli stati del mondo, la sua struttura diplomatica dovrebbe pretendere da i rispettivi governi le pubbliche smentite da parte dei predicatori di odio che hanno aizzato gli animi contro persone inerme e infangato un capo di stato minacciandolo di morte. farlo sapere.
Domando: a) quale è stato l’atteggiamento dei nostri politici europei? B) quale interesse avrebbe avuto il prestigioso New York Times ad accendere il fuoco?

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R033 - LIBERTA DI ESPRESSIONE IN ITALIA?

FAX – 24/2/2007

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Siamo ancora in tempo di criticare la sharia e di protestare liberamente in Italia?

Non voglio polemizzare però il problema di fondo non lo avete affrontato.
Attiro la vostra cortese attenzione sulla sharia fonte di tutti gli ordinamenti costituzionali dei paesi arabi e musulmani che esplicitamente considera i citadini non musulmani cittadini di seconda o terza categoria con i relativi diritti. Una discriminazione del tipo nazi fascista.
In queste situazioni non si può parlare di percentuali o di minoranze quando la libertà di espressione non è ammessa. Il caso del blogger alessandrino con quattro anni di galera è soltanto l’ultimo della catena. Il problema di fondo va sollevato e perseguito in quei paesi dove lo si può ancora fare senza dover ricorrere a scorte di carabinieri o essere giudicati da certe magistrature come diffamatori della religione islamica. Siamo ancora in tempo di criticare la sharia e di protestare liberamente in Italia?

2012: Islamofobia: due pesi due misure
L’OCI che vuole « leggi contro l’incitamento all’odio religioso », dice che «la libertà di espressione deve essere usata con responsabilità » chiede a noi « di assumere tutte le misure compresa la legislazione contro atti che portino alla violenza contro i musulmani e la denigrazione della loro religione » perché « gli atti islamofobici violano la libertà di religione e di credo ».
Questo, mentre la propaganda islamista carica di ogni stereotipo ebrei e cristiani, mentre si usa la violenza più folle contro appartenenti sia a fedi diverse sia ai propri correligionari ritenuti conniventi col nemico, mentre si assaltano le ambasciate occidentali, i cristiani durante la messa, gli ebrei per ogni dove.

Samir Eid Raccolte

Intendono fornire gli strumenti per una inclusione sociale del flusso migratorio, gettare una luce sui diritti umani e la condizione di vita dei cristiani nel mondo islamico da cui proviene l’autore.La conoscenza dell’altro, delle diversità culturali e religiose sono ingredienti primari per creare la pace nei cuori degli uomini ovunque, premessa per una serena convivenza e convinta cittadinanza sul territorio

R036 - UN GESTO DI CORAGGIO

CORSERA – 24/7/2016

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I miei amici musulmani attingono la loro fede dal corano, dalle prediche, dal loro sforzo personale e dall’ambiente dove vivono. I terroristi “jihadisti” attingono anche loro alle stesse fonti, corano prediche ed incitamenti a vivere il”vero islam”. Pertanto i gesti coraggiosi che mi sento di chiedere ai musulmani tutti, è una condanna espressa con maggiore determinazione soprattutto dalla società civile, dai movimenti religiosi e dal vasto mondo delle moschee.

A mio parere il terrorismo può essere sconfitto attraverso il sostegno della maggioranza dei musulmani che amano la pace e che condannano il terrorismo. Soltanto cosi potrebbe avvenire un processo di prosciugamento dei tanti bacini dove nascono e si sviluppano le idee di un islam radicale e violento e si alimentano odi e risentimenti nei confronti di un Occidente nemico e colonizzatore.

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R039 - QUALE ISLAM?

Riflessioni – 2011

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1 – È indispensabile chiedere al mondo arabo di lavorare sull’educazione, sui media, sui libri di testo nelle scuole e perfino invitare a questa linea educativa e di pace, gli imam e predicatori che hanno in mano il formidabile strumento delle prediche nelle moschee , dove sarebbe opportuno proclamare anche i versetti del Corano che sottolineano la volontà di Dio verso la pluralità religiosa e l’impegno nel gareggiare nel bene nella Misericordia di Dio.
2 – penso che sia sterile la discussione se il corano sia libro di pace o di guerra o di tutti due! credo che sia indispensabile chiedere al mondo arabo di lavorare sull’educazione, sui media, sui libri di testo nelle scuole e perfino invitare a questa linea educativa e di pace, gli imam e predicatori che hanno in mano il formidabile strumento delle prediche nelle moschee , dove sarebbe opportuno proclamare anche i versetti del Corano che sottolineano la volontà di Dio verso la pluralità religiosa e l’impegno nel gareggiare nel bene nella Misericordia di Dio. Piuttosto Attuare una strategia per puntare a questo risultato.
3 – secondo uno dei 138 teologi musulmani principale estensore della risposta al Papa, il corano va letto nel suo intero, sarebbe errato teologicamente parlando di estrarre e citare un versetto a se stante e commentarlo senza tener conto dell’insieme del testo. Infatti la parte Meccana è diversa da quella successiva a Medina: Allora quale è il “pensiero di DIO coranico o meglio di ALLAH”? questo spiega la difficoltà di definire quale è il vero islam fuori dai stereotipi. In pratica oggi come oggi valgono le definizioni provenienti da i poteri forti dei petrodollari. Un islam politico contro cui un cristianesimo diviso (cattolici, ortodossi ecc.) si dimostra più debole come forza contraposta. A mio parere la riscossa deve partire dal cambiare i cuori degli uomini con i servizi e tutti mezzi disponibili.

Samir Eid Raccolte

Intendono fornire gli strumenti per una inclusione sociale del flusso migratorio, gettare una luce sui diritti umani e la condizione di vita dei cristiani nel mondo islamico da cui proviene l’autore.La conoscenza dell’altro, delle diversità culturali e religiose sono ingredienti primari per creare la pace nei cuori degli uomini ovunque, premessa per una serena convivenza e convinta cittadinanza sul territorio.