R029 - ISLAM MODERATO?

Appunti 1998

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Il direttore di una pubblicazione saudita ha scritto recentemente: non tutti i musulmani sono terroristi, ma tutti i terroristi sono musulmani; massacri contro bambini e civili perpetrati in nome di Dio (Allah) Clemente Misericordioso. Già nel 2002 i più noti leader religiosi musulmani giustificavano le azioni di martirio dei mujàhidìn trovandone il fondamento nel Corano e nella tradizione del profeta. Le vicende quotidiane della guerra in atto riportano sempre più che il controllo della popolazione, rimane da parte degli ulemas e degli immam delle moschee, tanto che sono diventati gli interlocutori privilegiati dei governi occidentali. Diventa evidente che la lotta contro l’integralismo religioso può essere vinta soltanto con l’apporto che potrebbero dare i leader religiosi musulmani nei paesi arabi, e tutti i mezzi dovrebbero essere adottati dai paesi interessati per ottenerne l’adesione. Le varie iniziative pubbliche di dialogo intraprese dalle organizzazioni cristiane in occidente possono dare il loro frutto soltanto se fossero replicate nei paesi islamici. E’ indispensabile che la strada del dialogo sia percorsa anche nei paesi islamici, arabi e non arabi.
Personalmente non credo alla definizione di “islam moderato”. Esiste un solo islam, applicato in misure così diversi a secondo dei governanti del momento e del potere in atto in un dato luogo; in nessun caso risulta contenere gli ingredienti di quello che noi chiamiamo democrazia: libertà e uguaglianza.

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R031 - LA CONSULTA ISLAMICA PRIMO PASSO VERSO LA SHARIA IN ITALIA?

FAX – 2006

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La consulta, primo passo verso la sharia in Italia?
una mia amica musulmana si è trasferita da un paese arabo verso lo stato dell’Ontario in Canada per fuggire dalle discriminazioni insiti nella sharia contro le donne. Purtroppo nell’Ontario esiste una proposta di legge che consente di applicare la sharia ai problemi delle famiglie; cosi la mia amica in Canada è passata dalla padella alla brace grazie alla locale consulta. Il Presidente dell’UCOII il medico dott. Nour avendo dichiarato alla TV al ministro Turco che le leggi italiane si avvicinano (dovrebbero) piano piano alla sharia,non sarà che ci sia l’intenzione di strumentalizzare la consulta italiana come tentativo di un primo passo verso l’introduzione della sharia in Italia?

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R034 - LIBERTA DI ESPRESSIONE, VIOLENZE E RECIPROCITA

CORSERA – 2015

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Gentile dottore de Bortoli:

Gli ultimi numeri del Corriere riportano editoriali che invitano al rispetto reciproco, a non offendere il prossimo (i musulmani). Cito la Baronessa Ashton, Alto Rappresentante per la politica estera dell’UE, :”Non dobbiamo cadere nella trappola che ci stanno tendendo estremisti e terroristi”, “Dobbiamo resistere a coloro che vorrebbero fare della religione un motivo di divisione. La migliore risposta all’estremismo è creare un fronte internazionale unito che si appoggi su standard universali di libertà di credo e religione.L’Unione europea non distoglierà lo sguardo”. Lodevole campagna alla quale dovrebbe fare eco un simile atteggiamento da parte dell’Ordine mondiale islamico. A solo scopo informativo allego anche un esempio di come il corano possa essere utilizzato per fomentare odio e violenza oppure rispetto e convivenza (allegato a titolo informativo).
Mi consenta di suggerire ai politici e governanti occidentali le azioni più appropriate per chiedere agli stati islamici che si sentono offesi di far applicare nelle loro società lo stesso rispetto che pretendono da noi. Guarda caso le violenze maggiore succedono di Venerdì all’uscita dalle moschee. La violenza attira altra violenza sino all’auto distruzione e povertà, non per niente negli ultimi venti anni trecento milioni di arabi hanno prodotto soltanto171 brevetti internazionali; la Corea da sola 16328; enormi quantità di tecnologia importata ma poco niente è generato localmente.
Alle belle dichiarazioni debbono far seguito azioni incisive nel campo dell’educazione sia in Occidente ma soprattutto nel mondo arabo . A questo riguardo Il Centro Ambrosiano di Documentazione Religiosa invitava i politici europei a monitorare il materiale educativo nei paesi arabi affinché l’incitazione alla violenza facesse posto al rispetto reciproco.
Con la speranza che queste riflessioni portate al pubblico possano suscitare quali sono i mezzi più appropriati per dialogo e convivenza nel mondo globalizzato, tema anticipato dal cardinale Martini con la Sua lettera Noi e l’Islam pubblicata nel 1990 in anticipo sulla globalizzazione e rivoluzione internet..
Samir Eid Raccolte

Intendono fornire gli strumenti per una inclusione sociale del flusso migratorio, gettare una luce sui diritti umani e la condizione di vita dei cristiani nel mondo islamico da cui proviene l’autore.La conoscenza dell’altro, delle diversità culturali e religiose sono ingredienti primari per creare la pace nei cuori degli uomini ovunque, premessa per una serena convivenza e convinta cittadinanza sul territorio.

R036 - UN GESTO DI CORAGGIO

CORSERA – 24/7/2016

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I miei amici musulmani attingono la loro fede dal corano, dalle prediche, dal loro sforzo personale e dall’ambiente dove vivono. I terroristi “jihadisti” attingono anche loro alle stesse fonti, corano prediche ed incitamenti a vivere il”vero islam”. Pertanto i gesti coraggiosi che mi sento di chiedere ai musulmani tutti, è una condanna espressa con maggiore determinazione soprattutto dalla società civile, dai movimenti religiosi e dal vasto mondo delle moschee.

A mio parere il terrorismo può essere sconfitto attraverso il sostegno della maggioranza dei musulmani che amano la pace e che condannano il terrorismo. Soltanto cosi potrebbe avvenire un processo di prosciugamento dei tanti bacini dove nascono e si sviluppano le idee di un islam radicale e violento e si alimentano odi e risentimenti nei confronti di un Occidente nemico e colonizzatore.

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